Se un mio amico di scuola ha un arresto cardiaco che faccio?
Cosa accadrebbe se uno studente perdesse i sensi a scuola?
In teoria si sa cosa fare, ma purtroppo manca la pratica
Per quanto riguarda le manovre di primo soccorso i nostri studenti purtroppo non se la cavano molto bene, eppure quasi tutti riconoscono l’importanza di saperle applicare, tanto che gli intervistati vorrebbero che l’insegnamento divenisse obbligatorio a scuola.
Di sicuro, sempre in base all’intervista effettuata nei mesi scorsi, qualcuno saprebbe cosa fare in caso di necessità e di arresto cardiaco in corso: almeno 2 intervistati su 5, infatti, avrebbero il sangue freddo di avvicinarsi e scuotere leggermente il compagno privo di sensi per vedere se riesce a riprendere conoscenza.
Ma, più di 1 su 5 non sarebbe neanche in grado di capire se respira. I ragazzi attiverebbero immediatamente i soccorsi? Purtroppo la risposta è ancora negativa, 1 su 8 preferirebbe telefonare ai genitori del suo compagno, un altro 5% si bloccherebbe in preda al panico.
Quali sono i numeri da chiamare?
Circa l’88% sa che il numero da attivare per le emergenze sanitarie è il 112 dove questo è già attivo oppure il 118, un altro 5% chiamerebbe, il 911 attivo solo negli States, ma non in Italia. il 3% per chiamare un’ambulanza farebbe il 115, o a quel 4% che invece digiterebbe il 113 non proprio sbagliato ma che di sicuro farebbe perdere tempo.
Circostanza a favore dei ragazzi è che se dopo essersi messi in contatto con un operatore del 112/118 ricevessero l’autorizzazione a praticare un massaggio cardiaco, il 58% inizierebbe immediatamente, anche se confessa di non saperlo fare e un altro 11% si rifiuterebbe non sapendo da che parte cominciare. La maggioranza però (il 69%) sa che bisognerebbe fare in modo che il suo compagno sia in posizione supina.
Al momento di effettuare il massaggio cardiaco vero e proprio, pochi conoscono gli aspetti tecnici: solo il 20%, per esempio, saprebbe che il numero di compressioni sul torace da fare in un minuto sono minimo 100. E se dovesse pure usare il defibrillatore? L’84% non saprebbe nemmeno tenerlo in mano. Questo probabilmente anche perché il 74% del campione non ha mai svolto un corso di rianimazione a scuola. Peggio, in molti casi (1 su 4) i ragazzi raccontano di non avere un defibrillatore nel loro istituto, mentre un altro 49% non lo sa proprio.
Il 95 per cento vuole i corsi obbligatori nelle scuole
La quasi totalità degli intervistati (oltre il 95%) è assolutamente consapevole dell’importanza di sapere come rianimare una persona in arresto cardiaco. E quasi altrettanti vorrebbero rendere obbligatorio lo svolgimento di alcune ore di teoria e pratica di tecniche di primo soccorso a scuola.
Va però ricordato che l’autorizzazione a defibrillare viene rilasciata esclusivamente dal 118 Regionale o locale, a seguito di un corso pratico da svolgere per il tramite di organizzazioni autorizzate dalla Regione e dal 118.
Il solo massaggio cardiaco serve a tenere l’infortunato in vita fino all’arrivo dei soccorsi.